lunedì 7 luglio 2014

UN MARE DI BUGIE: Crocetta regala il nostro mare ai petrolieri ... U mari nun si spirtusa!

Carissimi, ricevo da Greenpeace e volentieri ripubblico, con preghiera di diffusione:
Ciao, stamattina la splendida spiaggia di Mondello ci ha regalato un paesaggio che non vorremmo mai più rivedere. Un paradiso trasformato in inferno!
Greenpeace

Greenpeace Italia
UN MARE DI BUGIE: Crocetta regala il nostro mare ai petrolieri!
Basta fonti fossili pericolose, chiedi un futuro di rinnovabili pulite.



FIRMA ORA
 (io l'ho fatto ...)

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stamattina la splendida spiaggia di Mondello ci ha regalato un paesaggio che non vorremmo mai più rivedere: trivelle e piattaforme solcavano l'orizzonte, mentre barili carichi di petrolio giacevano sull'arenile.
Un paradiso trasformato in inferno… Terribile vero? Questo è quello che potrebbe accadere allo splendido mare siciliano a seguito del pericoloso accordo tra la Regione Siciliana e i petrolieri per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel Canale di Sicilia.
Per impedire che uno scempio simile accada veramente dobbiamo voltare definitivamente le spalle al petrolio e alle altre fonti fossili: FIRMA ORA e chiedi anche tu di abbandonare queste energie sporche a favore delle rinnovabili!
Il disastro petrolifero simulato oggi a Mondello dai nostri attivisti, è un grido di denuncia contro il vergognoso voltafaccia del Presidente della Regione Siciliana Crocetta, che più volte aveva dichiarato il suo sostegno contro i progetti di trivellazione, aderendo anche alla nostra campagna U mari nun si spirtusa. Crocetta difatti ci ha mentito, garantendoci impegno mentre in realtà si preparava a regalare il nostro mare ai petrolieri.
Siamo stufi delle bugie di chi non ha a cuore il nostro patrimonio ambientale e marittimo. Il nostro non è un Paese per fossili, il nostro mare non si può svendere per poche gocce di petrolio.
Contiamo su di te,
insieme possiamo dirigerci verso un futuro di di energia pulita e sicura, per l'uomo e per l'ambiente.


Greenpeace Italia



Greenpeace è un'organizzazione non violenta e finanziariamente indipendente, che agisce per denunciare i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Le nostre risorse provengono dalle donazioni di singole persone che condividono i nostri ideali, non accettiamo fondi da governi, partiti politici o aziende: questo ci consente la piena libertà di parola e azione in tutti i luoghi e in tutte le circostanze. Per conoscere le nostre Campagne visita il nostro sito o seguici su Facebook, Twitter e Google+.

domenica 17 giugno 2012

17 giugno 1945 - 17 giugno 2012

La Tomba dei Martiri a Catania (Foto di Neva Allegra)
Correva l'anno 1945 e i guerriglieri dell'E.V.I.S. Antonio Canepa (37 anni), Carmelo Rosano (22) e Giuseppe Lo Giudice (18) il giorno 17 giugno cadevano in un'imboscata dei Carabinieri, dalle circostanze mai del tutto chiarite, in località Murazzu Ruttu a Randazzo (CT).
Con quella sparatoria si assestava un duro colpo allo sviluppo clandestino dell'E.V.I.S. - l'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia - di cui il Comandante Canepa costituiva sin dall'inizio il riferimento teorico, politico e militare.
Mille e mille ipotesi, storie di sospetti e di trame eversive all'italiana si sono intrecciate in questa storia di eroi popolari senza mai spiegare le ragioni di tanta violenza: a bordo di un motocarro i tre non si fermarono all'alt, i carabinieri spararono, i giovani ragazzi perirono sul colpo, Canepa morì in ospedale crivellato dai colpi di carabina ... si narra che venisse soccorso in ritardo e che i tre fossero disarmati.
Riusciranno un giorno la Sicilia e i Siciliani a rialzare la testa e chiedere con coraggio Verità e Giustizia?
A N T U D O

sabato 19 maggio 2012

Lombardo DIMISSIONARIO il 28 luglio!

La legislatura siciliana si avvia ormai alla sua fase conclusiva. Già fissata la data per le prossime elezioni, il 28 ed il 29 ottobre, novanta giorni esatti dopo le annunciate dimissioni del governatore, previste per il 28 luglio.
A stupire è l'urgenza della comunicazione, a sole 48 ore dal voto dei ballottaggi di domenica prossima, con una conferenza stampa convocata con stretto anticipo durante la quale Lombardo ha dichiarato di volersi presentare davanti al gup di Catania "da libero cittadino".  Come si ricorderà infatti il governatore dell'isola è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio (ne abbiamo parlato in questo blog).
A quanto pare, i bene informati dicono che tale inattesa decisione sia maturata su forte spinta dell'ala "governista" del Pd, in questa giunta i principali alleati di Lombardo. Comunque sia adesso si aprono nuovi scenari sulle strategie dei partiti e delle coalizioni che, quasi sempre, in Sicilia rappresentano un interessante laboratorio di sperimentazione sulle alleanze in vista di elezioni nazionali che secondo molti osservatori potrebbero svolgersi (forse) già nella primavera del 2013.

giovedì 17 maggio 2012

ORRORE al Palio di Calascibetta (Enna): cavallo si squarcia il torace

Questo post di oggi non è per siciliani deboli ... Ci vogliono stomaci forti e soprattutto cervelli allenati all'intelligenza per capire che la strada dell'emancipazione e del progresso della nostra terra passa anche dal combattere  tragedie assurde come questa:



Da Siciliani come possiamo pensare di essere considerati un popolo civile se permettiamo ancora simili vergogne? Oggi non parliamo di corse clandestine ma di una manifestazione "autorizzata" (da chi?) e persino "storica" della provincia di Enna, il cosiddetto Palio dei Berberi di Calascibettaun'antica tradizione che si vuole far risalire agli Arabi, o "berberi", e che ancora oggi si corre spingendo i cavalli al galoppo lungo uno stradone rettilineo. In questo filmato agghiacciante la manifestazione del 6 settembre 2009 che vide il grave ferimento di un animale (ignota ne è la successiva sorte ...) ed infinite polemiche sul rispetto delle normative, sulla idonea o meno transennatura del percorso, sul fondo della pista se asfaltato, ghiaioso, sabbioso ... bla bla bla. Ad oggi continua la "storica" tradizione, con il rischio di ferire o uccidere altri cavalli, anzi, tra squilli di trombe e rulli di tamburi ci risulta che nel 2010 si provvedeva a bandire nuova e più ricca gara, come se niente fosse successo l'anno prima ... C'è modo di rivedere questo antico costume per essere ammessi con dignità e valore, come Siciliani, nel consesso dei popoli civili?

domenica 6 maggio 2012

Finanziaria. In ginocchio orchestre e teatri siciliani

Mercoledì 09.05.2012 alle 10 davanti alla sede dell'Ars suoneranno assieme, per protesta, l'Orchestra sinfonica siciliana, il Bellini di Catania e il Vittorio Emanuele di Messina 

Il Teatro Massimo a Palermo
"Far morire i teatri equivale a infliggere un grave colpo all'economia oltre che alla cultura". È l'appello che Cgil, Cisl, Uil e Fials hanno lanciato stamani durante la conferenza stampa che s'è tenuta nel Teatro Politeama di Palermo per denunciare la grave crisi che ha colpito, in Sicilia, il settore della cultura. La causa, hanno sostenuto i sindacati, è "l'ulteriore taglio del 30% del contributo destinato al settore", stabilito dalla Finanziaria regionale. "Questi tagli hanno gravi ripercussioni", è la tesi di Cgil, Cisl, Uil e Fials. Così, "ai 164 dipendenti dell'Orchestra sinfonica siciliana non saranno pagati gli stipendi di aprile e la stessa sopravvivenza dell'istituzione è a rischio".
Il cartello sindacale ha annunciato battaglia, "insieme in lotta i principali teatri" dell'Isola: il 9 maggio alle 10, davanti alla sede dell'Ars, in piazza del Parlamento a Palermo, alla ripresa delle attività parlamentari, si terrà "un grande concerto di protesta" degli artisti dell'Orchestra sinfonica siciliana di Palermo, del Teatro Bellini di Catania e del Vittorio Emanuele di Messina, "per chiedere - hanno insistito i sindacati - più attenzione alle istituzioni regionali".
I tagli, hanno contestato, per quest'anno si tradurranno in una riduzione del contributo della Regione di ben tre milioni di euro per l'Orchestra sinfonica siciliana. E solo a Palermo, di 900 mila euro per il Teatro Massimo e 3,5 milioni per il Teatro Biondo.
"Non chiediamo la mera erogazione di un contributo che possa mantenere la semplice la sopravvivenza", hanno affermato Francesco Assisi della Fistel Cisl, Maurizio Rosso della Cgil, Benito Carollo (Uil) e Fausto Patassi, Fials. "Vogliamo promuovere modelli produttivi che siano in grado di sfruttare al massimo le risorse rappresentate dai tecnici e dalle maestranze artistiche di tutti i teatri". Per questo è anche necessario, hanno insistito Cgil, Cisl, Uil e Fials, che sia garantita la "stabilizzazione degli orchestrali e degli artisti precari di tutte le istituzioni culturali siciliane".